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IL SOFFIONE E LA FARFALLA

17,00 

È un pomeriggio che non passa e un imprevisto incontro interrompe la normale alternanza del ritmo del giorno, del sonno e della veglia.

La natura non è più spettatrice e via via appare un universo parallelo. Un soffione ed una farfalla sono travolti da un soffio di vento.

Attratti da una forza invisibile, pur di cercarsi metteranno da parte ogni loro certezza, nella consapevolezza di appartenere a mondi diversi, e lo faranno.

Una lunghissima storia d’amore, di attrazione, di tormenti , di travolgenti illusioni, di cambi improvvisi di luce e colori, che vivrà nel ciclo di un breve giorno solo.

Una storia come quella di uomini e donne, che pur vivendo nello stesso mondo , dovranno cambiare la propria pelle e la propria natura per riconoscersi, ritrovarsi, riscoprire la passione civile , ogni atto d’amore, ritessere il filo di esistenze smarrite e spezzate.

Non vi saranno brevi scorciatoie, salvifiche certezze o consolanti spiegazioni.

Le pacate atmosfere, le bolle sospese nel cielo, si trasformeranno in repentini luoghi di smarrimento e di cadute, metafora della vita ed avranno, purtuttavia, il modo, ancora, di rinascere e rifiorire, di andare incontro ad un nuovo viaggio.

Un viaggio che è un modo per ritrovare una nuova innocenza e riconciliarsi, insieme, con le generazioni future, sapendo che ogni identità è un’identità irripetibile e in quel mondo invisibile e parallelo è stato lasciato il nostro cuore.

LA COSTRUZIONE TRIADICA DELL’IMMAGINE: CORPO, MATERIA E SUONO. Prospettive e punti di vista per un’indagine

18,00 
L’universo delle immagini si apre dinnanzi agli occhi dello spettatore come un vasto e misterioso panorama costellato di stelle. Alzare lo sguardo a questo cosmo pone l’osservatore dinnanzi ad una moltitudine di domande: chi crea le immagini? Qual è la loro funzione? Da cosa son composte? Così, come uomini antichi in cerca di risposte negli astri misteriosi, questo saggio prova ad agire nella stessa condizione d’incertezza per indagare le trame intricate e nascoste che compongono l’Immagine. In particolare, partendo dall’atto Creatore, identifica nell’Immagine un nucleo triadico, una sorta di costruzione visibile ed invisibile presente in tutte le sue tipologie, tre categorie: il corpo, inteso come fisicità o intelletto, la materia, lo spazio nelle sue varie declinazioni, ed il suono, rumore, voce e musica. Il saggio, pertanto, le esplora in tre rispettivi capitoli, prendendo in esame svariati settori dell’arte: figurativa, scultorea, musicale e soprattutto cinematografica, unione dinamica di diversi ambiti di applicazione artistica.

MOZART Icona senza tempo

20,00 

La figura di Mozart è stata durante il corso degli anni oggetto di numerosi studi, in moltissimi hanno scritto di lui cercando di ricostruire dettagliatamente le sue imprese. Cosa ha allora di diverso questa biografia? Gli autori non si sono limitati solamente ad un’analisi della sua vita basata sulla sterminata corrispondenza di cui oggi disponiamo, ma hanno voluto esaminare il contesto storico dell’epoca attingendo ad alcune informazioni derivanti da lettere e diari di Conti, Imperatori e Regine senza corona, che hanno condizionato il flusso storico del loro tempo. Per delineare un ritratto di Wolfgang più accurato hanno riesaminato alcuni studi delle più importanti Università del mondo (Cambridge University, University of California, ecc.) scoprendo nuovi personaggi “secondari” presenti nella vita del compositore, ma non meno importanti. L’introduzione di alcuni “backstage” dei concerti da lui tenuti (presenti nel diario del conte Ludwig von Bentheim-Steinfurt), i cast delle prime assolute e brevi analisi armoniche delle Sinfonie più importanti, rendono questo libro prezioso per delineare ulteriormente la figura del più grande genio della musica di tutti i tempi.

No me interesa ser sólo pianista. Fausto Zadra: l’interprete, il didatta l’uomo

20,00 
Il rispetto e l'ammirazione per la figura di Fausto Zadra, pianista, musicista e didatta di grande valore, sono le motivazioni principali che hanno ispirato questo lavoro. La mancanza a tutt'oggi di studi approfonditi su di lui hanno reso la ricerca  più impegnativa, ma certamente alquanto stimolante. L'Autrice spera di aver potuto contribuire, sia pure in minima parte, a far rivivere il valore e la grandezza di un artista innamorato della musica e della vita.

La Bohème. Puccini e Leoncavallo a confronto

30,00 
Due Bohème a confronto, nate nello scenario di una controversia pubblica, presentate dagli articoli di critica che ne hanno accompagnato il debutto sulla scena. Due opere diverse analizzate attraverso la genesi dei libretti e l'analisi musicale delle partiture.

Dapprima l’architettura

12,00 
Un cultore della letteratura raccoglie alcune riflessioni sul senso della casa e dell’architettura, dopo averlo affrontato per lungo tempo, nelle pagine degli studiosi, negli spazi vissuti e visitati, le immagini progettuali, le voci e le abitudini di architetti e scrittori. Si tratta di un recupero riparativo di una scelta mancata nel percorso personale, in cui alla trama del costruire è stato preferito lo studio del retroscena immaginario e simbolico di questa trama. Ma si tratta anche del desiderio di offrire dei suggerimenti o delle suggestioni circa l’esperienza dell’abitare, in una realtà attuale in cui molti modelli sono destinati a scomparire, altri si profilano all’orizzonte, secondo un processo generale di inquieta metamorfosi.  

La liederistica con pianoforte della Seconda scuola di Vienna. Una guida all’ascolto Vol.I Arnold Schönberg

18,00 
Questo testo, il primo di una serie di tre dedicati alla liederistica con pianoforte della Seconda scuola di Vienna, nasce da una duplice istanza. Da una parte la volontà di colmare un vuoto nella bibliografia italiana, vista l’assenza di un lavoro specifico sui Lieder di Schönberg; dall’altra (forse la più importante) esso vuole essere un invito, attraverso una scrittura snella ed essenziale, da intendere come guida all’ascolto, alla conoscenza di questi brani nei suoi principali aspetti testuali e musicali. A distanza esattamente di 150 anni dalla nascita di Arnold Schönberg, la sua produzione liederistica con pianoforte (ma non solo) resta ancora molto poco conosciuta e ancor meno presentata in concerto; eppure, la sua importanza è enorme. Basti pensare che tutta la sua prima fase compositiva ufficiale vede la presenza di ben sette cicli liederistici con pianoforte (senza considerare, quindi, i monumentali Gurrelieder per coro e orchestra e i Sei Lieder op. 8 con orchestra) su quindici numeri d’opera, a cui vanno aggiunti gli oltre venti Lieder (pubblicati postumi) scritti durante lo studio con Zemlinsky. Il volume è dedicato agli otto cicli liederistici del catalogo ufficiale. Ogni numero d’opera contiene una breve introduzione generale a cui segue la guida alla lettura del testo e all’ascolto del relativo Lied. Il volume si apre con un’ampia introduzione di carattere storico e si chiude con un’appendice che comprende i dati dei poeti, l’ordine cronologico di tutti i Lieder (anche quelli senza numero d’opera), la traduzione in italiano dei testi, il fondamentale scritto dello stesso Schönberg, Il rapporto con il testo, un breve apparato iconografico e la bibliografia.

La luna e la bottiglia

16,00 
È la luna che spinge una bottiglia vuota di Coca Cola ad attraversare il tempo rotolando sul bagnasciuga della costa toscana? Una ragazzina getta in mare quella bottiglia la notte del 20 luglio 1969 e cinquant’anni dopo è proprio lei a ritrovarla. Inizia così la conversazione tra Lucia piccola e Lucia grande nei giorni tra la luna piena e la sua fase oscura. Le “due Lucie” integrano le rispettive vicende che acquistano un valore nuovo. Ma chi scrive davvero la storia delle “due Lucie”? Lucia o Clara, l’altra frequentatrice della spiaggia? Le due donne intrecciano le proprie vite e le storie che scrivono seguendo la bottiglia mossa dalla luna. Forse in una storia più grande.

TIE BREAK

14,00 

Se ogni sport insegna a competere, certo, ma anche a relazionarsi con gli altri e soprattutto con se stessi, il tennis lo fa ancora di più e meglio. Fin da bambino impari a sopravvivere al silenzio dello spogliatoio nel quale trascorri i minuti che precedono l’incontro insieme al tuo avversario di giornata, che finge di non riconoscerti. Queste tredici storie raccontano in un certo senso l’epopea e l’evoluzione del nostro sport, seguendo donne e uomini, da Suzanne Lenglen a Rod Laver e Ken Rosewall, da Nicola Pietrangeli a Flavia Pennetta e Roberta Vinci, che di quella vita solitaria hanno fatto religione. Tredici storie singolari, come solo il tennis sa esserlo, tredici vicende individuali nelle quali spesso la direzione finale di un colpo, un nastro sfiorato, una folata di vento, una misteriosa forza indefinibile alla quale nessuno crede, un singolo attimo apparentemente senza importanza, ha cambiato per sempre la vita di protagonisti che si raccontano e che ci piace raccontare. Tredici come i giochi di un set che dopo un perfetto equilibrio può risolversi soltanto con un crudele e decisivo Tie Break.

Superintelligenza

16,00 

In occasione del funerale di Nicola Sassanelli, morto a causa di un misterioso incidente, suo figlio Roberto, giunto dagli Stati Uniti dove vive, incontra Giulio Valentini, socio d’affari di Nicola, per consegnargli una cartella a lui intestata che ha ritrovato nello studio del padre. Il contenuto della cartella condurrà Giulio nel mondo dell’Intelligenza Artificiale che scoprirà presto non essere solo una tecnologia, bensì il moderno quanto eterno anelito dell’uomo a rispondere alla domanda più importante della sua esistenza: perché. Il lettore si ritroverà catapultato in un universo dove scienza e fantasia si confondono. Ogni tappa del viaggio che porterà Giulio da Bari fino a Londra, passando per centri di ricerca, università, aziende hi-tech, faccendieri, finirà per convincerlo che Nicola sia stato, in realtà, assassinato. In un euforico intreccio fra interessi economici e sviluppo tecnologico che non adombra le responsabilità sulla creazione di entità artificiali, l’autore si spingerà a sfiorare il tema della comprensione della formazione della coscienza e della possibilità che le macchine possano essere dotate esse stesse di forme di autocoscienza, con sentimenti e intenzioni proprie.

Cantavano all’altalena

16,00 
Questa storia appartiene al tempo dei pendoli e delle altalene, a un oscillare immaginario suggerito dalla tradizione garganica degli sciamboli, al canto delle cummari Marietta e Rosaria, vicine sulla tauledda per evocare il passato, il presente e il futuro, raccontare dei Viscio, del salicornieto sul lago di Varano, degli idrovolanti portati dalla Prima Grande Guerra. Dei Cerasa di Vico, degli agrumi in partenza per l’America, del giardino e della farmacia dei Cordillo di Rodi. Luoghi di una terra dimenticata, quasi un’isola nel mare, fino a quando Mussolini diede al Promontorio i binari della ferrovia. Cantavano all’altalena è un romanzo poetico e visionario a più fili e personaggi. All’oscillare principale delle due comari, s’accordano altre altalene, appese agli ulivi a segnare la vita di donne, madri e fanciulle, destinate a vivere l’amore come abbandono e speranza, tradimento e rassegnazione, preghiera e sacrificio, passione e dolore. Anche gli uomini di questa storia oscillano per sentimenti e intenti, nel desiderio di sapere o non sapere, lavorare la terra o prendere il mare, partire o rifugiarsi in preghiera nella Foresta Umbra, suonare la musica delle tarantelle o il jazz, nel sogno di un altro dondolare, a tempo di swing.

NAPULÈ I mille colori di Pino Daniele

14,00 
Questo lungo racconto è un vero e proprio resoconto fatto a se stesso quando Pino ha cercato di ritrovare cose, persone, avvenimenti che aveva lasciato indietro, sempre per la sua inarrestabile smania di nuovo. La paura di non avere abbastanza tempo lo accompagnava da sempre e dopo la scoperta della malattia ha preso il sopravvento, spingendolo ad affrettare ogni cambiamento. Una immaginaria narrazione raccolta con amore come se fosse l’esito di una lunga conversazione fatta davanti al camino dell’albergo che lo ospitava a Courmayeur prima dell’ultimo concerto nella notte del Capodanno 2015. Il romanzo di una vita che comincia in un piccolo e cadente basso della sua Napoli e che meglio di tante altre storie descrive questa città e il suo popolo così singolare, attraverso la sua famiglia, le amicizie, i primi successi, i suoi amori e la passione per Eduardo De Filippo che ne è stato in un certo senso la guida e l’esempio da seguire. Amori e passioni così forti da costringerlo anche ad allontanarsene per poter meglio sopravvivere alle bizze del suo cuore malato. Aveva sempre saputo che non sarebbe mai diventato o’ vicchiariello ca chiagnenno aspietta ‘a morte, eppure pensava di avere altro tempo. È quello che pensiamo tutti, in fondo, provando inutilmente a rimandare, con la sola forza del desiderio, una decisione finale che non spetta a noi prendere. Quando arriva il tempo, il nostro tempo, vorremmo avere la possibilità di guardare indietro per recuperare cose, persone e sentimenti che abbiamo trascurato fino a dimenticarle, per rimettere tante cose al loro posto. Pino, a modo suo, ci aveva provato, se ci pensate tutti i suoi ultimi anni erano stati dedicati a riannodare quei fili che aveva lasciato sciogliere seguendo il corso troppo veloce di una vita fatta di tante cose diverse. E se alla fine ha lasciato ancora qualcosa di irrisolto, qualcosa che anche dopo aver letto questo libro non avrete capito bene, non importa. Tanto lo sapete già. Quello che conta è o’ sentimento.