OLTRE LE COLLINE. GUSTAV MAHLER, KINDERTOTENLIEDER
Nel 1901, alla svolta del nuovo secolo, congedato il fantastico mondo del Wunderhorn, Mahler si rivolge al lirismo elegiaco di Friedrich Ruckert, permeato di delicata mestizia. Nei Kindertotenlieder, il musicista percepisce la segreta armonia del canto della morte e dà prospettiva metafisica alla visione dell'azzurro regno dell'aldilà per tentare di svelare la risoluzione ultima agli enigmi della vita.
CANNONI E FIORI
Il libro prende spunto dalle principali vicende biografiche del grande pianista ungherese, Gyorgy Cziffra (1921 – 1994), narrate sotto forma di memorie: dall’esordio, avvenuto a cinque anni come enfant prodige sulla pista di un circo, sino alla prigionia in campo di concentramento e ai successivi trionfi sui palcoscenici di tutto il mondo. La storia, già frutto della traduzione in francese del manoscritto originale in lingua ungherese (a cura del figlio dell’autore, Gyorgy Jr), parla degli episodi salienti dell’infanzia, della prima giovinezza e della piena maturità del protagonista, concludendosi, nel 1977, con il racconto dell’acquisto e del restauro, a spese dell’artista, della semi diroccata cappella di Saint Frambourg, in località Senlis (nei pressi di Parigi), trasformata poi in “Auditorium Franz Liszt” e attuale sede della Fondazione Cziffra. Il lettore viene così coinvolto nelle avventure del protagonista, le quali appaiono, di volta in volta, tragiche, rocambolesche e persino affascinanti. Il titolo, preso a prestito dalla celebre espressione con cui Schumann aveva definito le opere di Chopin (cannoni sepolti sotto i fiori) contribuisce a delineare un vivace ritratto dell’uomo, del musicista, del mecenate, il quale, senza alcun timore di sottoporsi al giudizio del pubblico, compie scelte coraggiose, offrendo di se stesso un’immagine sincera e genuina, come poche volte si è avuta occasione di poter conoscere in altre biografie di celebri artisti.
GIRI DI JAZZ. ESPERIENZE E ITINERARI DIDATTICI
L'autore delinea una suggestiva sintesi dalla sua attività di insegnante; sintesi essenzialmente fra cultura occidentale e orientale, nella quale l’insegnamento musicale sia liberato dal predominio «etnocentrico europeo» dell’armonia classica; sintesi fra «numero» e «linguaggio», fra razionalità ed emotività, dato che proprio nella musica i due aspetti si «combinano liberamente» e il sapere si fa corpo.
IL CANTO DELLA TERRA. Mahler, Freud e l’America: il romanzo degli addii
Alla vigilia dell’annessione nazista, Freud, a Vienna, riceve una lettera del suo allievo Reik, in procinto di scrivere un libro su Gustav Mahler. Tanti anni prima, a Leida, in Olanda, il compositore ha incontrato lo psicoanalista per risolvere una nevrosi incoercibile. Il dialogo tra i due, ora, durante la frenetica corsa della Mitteleuropa verso la dissoluzione, riemerge alla mente di Freud, mentre i suoi passi dentro la capitale asburgica lo conducono verso la Hofoper, antico regno di Mahler, e via via, all’indietro nel tempo, verso il luogo segreto che ha visto la nascita di quella nuova estetica, ambigua nel suo ideale di purezza, proclamata dal compositore lungo le sue visionarie sinfonie. E solo ora, Freud capisce che il declino verso la barbarie è cominciato da quel rifiuto del mondo, e le sue derive nel tempo. La figura di Mahler: dalla sua follia amorosa per Alma fino all’ultimo esilio a New York, diventa, nella mente di Freud minata dalla malattia, una figura di Sosia demoniaco, insieme vittima e carnefice, tra gli spasimi di un Occidente ormai giunto al suo tramonto.
LA MUSICA DI GIOVANNINO. Le opere di Nino Rota per ragazzi
Nino Rota fanciullo già componeva alcune pagine significative della sua produzione, conosciuta ai più per le colonne sonore di film famosi; da adulto dedicò all'infanzia altre opere di interesse, oltre che artistico, didattico. Comune denominatore che questo volume propone per attività di educazione musicale rivolte a bambini e ragazzi, è il tema dell'infanzia declinato attraverso il "gioco" della musica, il piacere ludico dell'invenzione con i suoni che contraddistinse questo autore in tutte le stagioni della sua parabola creativa.
UN AMORE IN CERCA D’AUTORE
Con lo pseudonimo ART, un eccentrico personaggio scrive sul blog di un politico della destra moderata. -Virtuale e carnale-, -cinico e romantico- andranno presto mescolandosi, mettendo a soqquadro la vita dei due protagonisti. Una storia d’amore senza precedenti, che abbatte ogni cliqué di genere, che riflette le nevrosi del nostro tempo, nella quale niente va come dovrebbe, e nessuno è ciò che sembra.
I SENTIERI DEL CUORE. Un viaggio tra i colori della vita
Siamo a Bari, in una gelida e grigia mattinata di dicembre. Una donna sale su un treno diretto verso Nord: il suo unico bagaglio è costituito da una valigia rossa, grossa e consunta; custodita nella borsa che tiene sotto braccio, c’è un’agenda, vecchia e preziosa come un tesoro sepolto ormai da secoli. Chi è davvero questa donna? E dove è diretta? Incantato dalla sua misteriosa consapevolezza, il lettore intraprenderà insieme a lei un viaggio che lo porterà ad attraversare l’Italia intera, dalle infinite pianure pugliesi alla costa mediterranea, calda e frastagliata, fino alle montagne impervie, ammantate di bianco; su un binario parallelo scorre il viaggio che la donna, accompagnata dall’inseparabile agenda, intraprende attraverso la sua esistenza, rivivendo gli anni della giovinezza, i primi amori e le amicizie, fino all’incontro con la morte e alla scoperta che le ha cambiato per sempre la vita. Una vita segnata dalla consapevolezza della fine, ma proprio per questo più intensa, vivida, costellata da esperienze che risaltano come minuscole gemme, dipinte con colori accesi. Nel racconto della donna, lieve e ineffabile come una fiaba d’altri tempi, il quotidiano si traveste di straordinario, mostrandoci come la vera magia della vita si trovi proprio nell’inevitabile e infinita ripetizione delle piccole cose, cui solo noi siamo in grado di dare un senso: perché il senso è già lì, pronto a essere colto. “I sentieri del cuore” è un viaggio emblematico, il viaggio che ciascuno di noi, prima o poi, deve fare per tornare a casa, ovunque si trovi quel posto che chiamiamo “casa”… E la casa, ci dice Anna Maria Scurani, è il luogo in cui è rimasto il nostro cuore.
MUSICA, MISTERO E MITO. Antonio Fogazzaro
Per far comprendere la straordinaria importanza che la musica ha avuto, sin dagli esordi, nella produzione di Antonio Fogazzaro bisogna partire proprio dalla valutazione della centralità della musica nella sua personale ideologia artistica. Se si prende atto della necessità critica di considerare la musica non più come parte marginale dell’opera letteraria, sarà evidente l’opportunità di utilizzarla come “lente di ingrandimento” sulle questioni – anche le più complesse – dell’opera fogazzariana. Risulterà pertanto impossibile isolare le numerose presenze musicali senza infrangere quella logica finalità di intenti a cui tutti gli elementi narrativi, secondo una coerente strategia espressiva, tendono.
LA MUSICA DELLE PAROLE. Giovanni Pascoli
Accostare Poesia e Musica significa avvicinare gli strumenti di composizione poetica alle tecniche di composizione musicale, in virtù dell’unicità dell’ispirazione artistica; la modernità del Pascoli sussiste in un ritrovato e fecondo rapporto tra le Arti, in cui la poesia di ispirazione neoclassica incontra un senso musicale nuovo, capace di scardinare le barriere linguistiche più rigide.
DINAMICA PIANISTICA
Aldo Ciccolini scrive di suo pugno questa testimonianza all'interno del libro: " Trattandosi di un lavoro che considero personalmente come il più importante ed esaustivo della letteratura mon- diale dedicata al pianoforte – Attilio Brugnoli è stato senza dubbio il più grande analista per quel che concerne la tecnica pianistica – una tale ristampa riveste quindi un significato di prim’ordine per il percorso formativo delle nuove generazioni di pianisti.”
PRINCÌPI DI BASE PER SUONARE IL PIANOFORTE
Questa nuova edizione italiana del noto trattato di Lehvinne giunge in un momento in cui il pianista italiano sta uscendo da quella fase di approfondimento ossessivo, meccanico e scien- tifico dell’annosa questione relativa alla tecnica pianistica, che soprattutto dagli anni '60 in poi ha visto proliferare figure di- dattiche radicali nell’insegnamento di sistemi tecnici coerenti a se stessi e a ciò che professavano come efficace.
LETTERE AD UNA GIOVINETTA SULL’ARTE DI SUONARE IL PIANOFORTE
Nelle dieci lettere contenute nel presente volume Czerny, spoglio di qualsiasi veste autoritaria, adotta un linguaggio che gli permette, senza sottrarsi ad una funzione didattica, di pro- porsi come presenza discreta ma vigile e propositiva al fianco della «giovane fanciulla» che, in un dialogo che prelude alla confidenza, a noi piace immaginare mentre ripone le missive del Maestro in un prezioso scrigno.