La Bohème. Puccini e Leoncavallo a confronto
Dapprima l’architettura
Un cultore della letteratura raccoglie alcune riflessioni sul senso della casa e dell’architettura, dopo averlo affrontato per lungo tempo, nelle pagine degli studiosi, negli spazi vissuti e visitati, le immagini progettuali, le voci e le abitudini di architetti e scrittori. Si tratta di un recupero riparativo di una scelta mancata nel percorso personale, in cui alla trama del costruire è stato preferito lo studio del retroscena immaginario e simbolico di questa trama. Ma si tratta anche del desiderio di offrire dei suggerimenti o delle suggestioni circa l’esperienza dell’abitare, in una realtà attuale in cui molti modelli sono destinati a scomparire, altri si profilano all’orizzonte, secondo un processo generale di inquieta metamorfosi.
Cantavano all’altalena
Questa storia appartiene al tempo dei pendoli e delle altalene, a un oscillare immaginario suggerito dalla tradizione garganica degli sciamboli, al canto delle cummari Marietta e Rosaria, vicine sulla tauledda per evocare il passato, il presente e il futuro, raccontare dei Viscio, del salicornieto sul lago di Varano, degli idrovolanti portati dalla Prima Grande Guerra. Dei Cerasa di Vico, degli agrumi in partenza per l’America, del giardino e della farmacia dei Cordillo di Rodi. Luoghi di una terra dimenticata, quasi un’isola nel mare, fino a quando Mussolini diede al Promontorio i binari della ferrovia. Cantavano all’altalena è un romanzo poetico e visionario a più fili e personaggi. All’oscillare principale delle due comari, s’accordano altre altalene, appese agli ulivi a segnare la vita di donne, madri e fanciulle, destinate a vivere l’amore come abbandono e speranza, tradimento e rassegnazione, preghiera e sacrificio, passione e dolore. Anche gli uomini di questa storia oscillano per sentimenti e intenti, nel desiderio di sapere o non sapere, lavorare la terra o prendere il mare, partire o rifugiarsi in preghiera nella Foresta Umbra, suonare la musica delle tarantelle o il jazz, nel sogno di un altro dondolare, a tempo di swing.