PAULINE VIARDOT
Pauline Viardot (1821 -1910) è una delle personalità più carismatiche della vita artistica e letteraria del XIX secolo. Figlia del tenore rossiniano Manuel Garcia e sorella della grande diva romantica Maria Malibran, ha contrassegnato il suo tempo per le doti straordinarie di cantante e di attrice tragica, così come per la vivacità intellettuale e la bellezza delle sue composizioni. Grande amica di George Sand e di Chopin, amata appassionatamente per più di quaranta anni dallo scrittore russo Ivan Turgenev, grazie al prestigio del suo salotto parigino, ha avviato la carriera di Saint-Saëns, Gounod e Fauré. Moglie dello scrittore e critico d’arte Louis Viardot, Pauline percorre in lungo e largo l’Europa acclamata da folle di spettatori esultanti. Clara Schumann, Delacroix, Flaubert, Liszt, Berlioz e Tchaikovsky furono suoi ammiratori, suoi intimi amici. Da Londra a San Pietroburgo e dalla Alhambra di Granada all’Opéra di Parigi, Patrick Barbier, costellando il suo percorso di gustosi aneddoti, ci trascina nel turbinio dell’epoca romantica.
IL DIRITTO DI SCEGLIERE
Un romanzo nato per dare voce ad una giovane donna, un granello aggiunto al processo di liberazione femminile da ataviche consuetudini. Il viaggio di Lucrezia non rappresenta soltanto la traversata Italia-Argentina, ma è lo spaccato di un periodo, quello successivo al secondo conflitto mondiale, connotato da grave crisi che tocca la gente umile. Una microstoria che fa da collante con la grande Storia. La sua vicenda infatti si intreccia con quella di tanti migranti, suoi occasionali compagni di viaggio, le cui storie non vanno dimenticate.
LA FAMIGLIA MITZUICI
Per quanto la vita sia un dono meraviglioso, vivere risulta difficoltoso quando le proprie capacità suscitano invidie e sospetti negli altri: nella storia umana questo non è mai cambiato, e sin dall’epoca della “caccia alle streghe”, a Villa Mitzuici tutti l’hanno scoperto a proprie spese. In un paesino della Colonia della Baia Massachusetts, tra pregiudizi e ingiustizie, questa insolita storia di una famiglia che sopravvive a cavallo di tre secoli vi porterà verso scenari e tematiche già presenti nel nostro immaginario, in chiave nuova e originale. Maledizioni, legami fraterni, amicizie, amori…e ovviamente anche ostacoli da superare e battaglie da affrontare. Se anche voi deciderete di varcare quel cancello, avrete occasione di conoscere la famiglia più sventurata, simpatica e straordinaria di sempre.
TUTTO D’UN FIATO. Ti scrivo perché
Alle volte, per proteggere l’altro, non ci accorgiamo che lo stiamo stringendo così forte, da non lasciarlo respirare. Invece avrebbe bisogno solo di una boccata d’aria e di un abbraccio, perché capita di perdersi di vista, di perdere la strada principale. A questo servono gli abbracci: a ritrovarsi, a ricomporsi, a completarsi. Nei tempi più bui lasciamo che i sogni siano la nostra unica casa; vediamo tutto nero, ma dentro di noi c’è una voce che implora di venire alla luce. I sogni non sono altro che realtà messa a fuoco e tutti i viventi sognano, per scoprire riscoprendosi.
LA DISTANZA DEL DUBBIO
Giulio Valentini, manager affermato a capo del personale di una multinazionale dell’elettronica, vive una vita tranquilla a Bari, sua città natale. Un giorno come tanti, riceve una telefonata inaspettata da Francesco Labellarte, suo vecchio amico ai tempi del liceo, che non vede da più di trent’anni. Francesco, misteriosamente partito dopo il primo esame all’università, chiede a Giulio di incontrarsi, poco prima della mezzanotte, in una piazza nel centro della città. Uno sconosciuto li avrebbe visti insieme sul luogo del delitto in un giorno di novembre di trent’anni prima quando, nel corso dei disordini studenteschi degli anni settanta, venne ucciso lo studente Domenico Lioce. Del delitto veniva incriminato il noto militante Giuseppe Diana, il quale si era però sempre dichiarato innocente. Uniti dalla necessità di far luce sulla vicenda, Giulio e Francesco ripercorrono luoghi ed esperienze del loro passato comune, riscoprendo così la profonda complicità che li lega. Le indagini, condotte insieme al vecchio amico, portano Giulio a scoperchiare il passato come un vaso di Pandora che sconvolge la comoda routine scandita da responsabilità familiari, lavoro, passioni. L’universo ordinato di Giulio si sgretola pian piano e, con esso, le certezze che finora l’hanno accompagnato.
THE ROLE OF TERRITORAL MARKETING IN THELOCAL ECONOMIC DEVELOPMENT
Il presente volume ha l’intento predominante di esaminare, nell’ottica del marketing territoriale, le differenti sfaccettature e identità degli eventi culturali e musicali. Lo scopo dell’indagine parte dall’analisi delle varie tipologie di impatti generati dai grandi eventi culturali sul territorio ospitante, per poi focalizzare l’attenzione sull'osservazione precipua di un caso studio.
CON LE CHIAVI IN TASCA
Bari,1495 David de Ysellos cresce in strada, gioca ai piedi della cattedrale o nella piazza del mercato, sfida a sassate squadre di coetanei, corteggia le ragazze, conosce il suo primo amore. Con tratto leggero e lievi accenti umoristici, l'autore ci fa seguire le vicende di vita di David, intraprendente e ribelle, portandoci gradatamente a condividere con empatia i suoi sentimenti. Ma David capirà presto di essere diverso dai suoi amici di Bari. Il tundo rosso che deve apporre sui vestiti sancisce la sua appartenenza alla comunità ebraica ai cui rigidi precetti egli non si è mai completamente adeguato. Dovrà lottare per una propria identità in un periodo storico costellato di editti sempre più penalizzanti per le comunità giudaiche. Per conquistare autonomia nelle sue scelta di vita, David dovrà affrontare da un lato il Rabbino, simbolo di una comunità arrovellata dal bisogno di auto-conservazione, e dall'altro la progressiva marginalizzazione operata dai dominatori spagnoli. Con questo romanzo, l'autore ricostruisce la vita nella Giudecca di Bari, una Giudecca di cui non vi è più traccia. È scomparsa fra i vicoli di Bari vecchia.
RACCONTI A FOGLI SPARSI O CUENTOS DE CORDEL
Chi come l’autrice– e non sono in pochi – sono arrivati “emigranti” in paesi ospitali dove è sbocciata l’adolescenza e la prima gioventù, sentire che sono un tutt’uno la lingua acquisita e la lingua della culla è del tutto naturale e spontaneo. Seppur sono due sistemi linguistici che la grammatica vuole distinti e regolamentati, italiano e spagnolo sono, per l’autrice, nel suo campo affettivo e culturale, uno solo.
SE TUTTO ANDRÀ BENE
Bari, aprile 2020: durante il lockdown per il coronavirus la quarantena sgretola certezze, matrimoni e convivenze accendendo passioni sui social o in coda al supermercato. Single da una vita, Sandro riscopre una sua passione datata, la scrittura, che lo porta a intrecciare la propria vita con quella di due coppie entrate in crisi in quell’anno funesto. Storie parallele che si sfiorano e intersecano nel triennio successivo, durante il quale Sandro ha a che fare con la misteriosa uccisione del ricercatore cinese Ching Biu e con ‘Lab-23’, il nuovo virus che rischia di scatenare un’altra terribile pandemia. Realtà, fantasia e profezie si incrociano ai tempi del Covid in una storia di amori e dolori, ispirata a un fatto tragico e misterioso realmente accaduto all'inizio della pandemia.
GABER. L’ITALIA DEL SIGNO G
Siamo pronti a tornare indietro nel tempo, a quando tutto è cominciato per lui e in fondo per noi, perché tutti veniamo da quello che è stato, anche se quello che è stato non torna più. Chi quegli anni li ha vissuti e conosciuti da vicino potrà rimettere in ordine pezzi sparsi e confusi dal succedersi della moltitudine di eventi personali e collettivi. Chi invece, per motivi generazionali, ne ha soltanto sentito parlare scoprirà come la storia di un artista e quella di una intera collettività siano sempre collegate alla sequenza di episodi fondamentali che ne mutano il contesto. Una sola raccomandazione, se volete che questo viaggio sia davvero rivelatore mettete da parte tutto quello che è legato ai vostri ricordi personali e perdetevi nella lettura del racconto.
TI CHIAMERÒ ACQUAMARINA
Quattro ragazze “di carattere” s’incontrano durante gli anni cruciali del liceo, tra sogni, ideali, trasformazioni e passaggi fondamentali. Mara è un “orso” che, alla compagnia di persone insignificanti, preferisce la solitudine. Incontra la saggia e profonda Marta, che risveglierà in lei la positiva consapevolezza delle sue potenzialità.L’estroversa Serena sprona Mara, le presenta i suoi amici, ma ha un lato oscuro… La semplice e solare Caterina si rivela un’amica risoluta. Nuovi amici, designati per gioco con soprannomi, irrompono galvanizzando, con personalità affascinanti ma sfuggenti, la vita delle quattro ragazze. La conclusione degli studi liceali e l’esigenza, per alcuni di essi, di frequentare altrove l’università, accanto ad equivoci e contrattempi, minacciano l’intesa e l’intreccio dei rapporti tra ragazze e ragazzi. Amore e Amicizia, vissuti come sentimenti estremi, assoluti, uniscono e dividono i protagonisti tra gelosie e ripicche, tra il desiderio di aprirsi all’altro ed una ritrosia, un pudore che li porterà a dischiudersi completamente solo quando finalmente si penserà che sia maturo il tempo per svelarsi.
FIORE E PARTIGIANO. Una storia di amore e di guerra
Una bicicletta rossa – movimento, fatica e coraggio – come un sottile, delicato fil rouge attraversa la fase più cruenta della nostra storia e cadenza con ostinata speranza le stagioni tra autunno e primavera del ’44 e del ’45. Una bicicletta rossa e sgangherata è il filo conduttore di questo racconto minimo, dedicato alle nuove generazioni (che forse non amano la Resistenza – come la storia! – perché semplicemente non la conoscono). Una bicicletta rossa e due giovani vite prendono posizione, scelgono da che parte stare e di non chinare la testa. La bellezza del loro coraggio consiste nel riuscire a vent’anni ad andare al di là, a vedere oltre la riva della guerra, oltre il ponte dell’odio; a sentire a portata di mano “l’avvenire di un giorno più umano, più giusto, più libero e lieto”.