QUALE MUSICA TI PORTA IL VENTO
LA FAMIGLIA MITZUICI
Per quanto la vita sia un dono meraviglioso, vivere risulta difficoltoso quando le proprie capacità suscitano invidie e sospetti negli altri: nella storia umana questo non è mai cambiato, e sin dall’epoca della “caccia alle streghe”, a Villa Mitzuici tutti l’hanno scoperto a proprie spese. In un paesino della Colonia della Baia Massachusetts, tra pregiudizi e ingiustizie, questa insolita storia di una famiglia che sopravvive a cavallo di tre secoli vi porterà verso scenari e tematiche già presenti nel nostro immaginario, in chiave nuova e originale. Maledizioni, legami fraterni, amicizie, amori…e ovviamente anche ostacoli da superare e battaglie da affrontare. Se anche voi deciderete di varcare quel cancello, avrete occasione di conoscere la famiglia più sventurata, simpatica e straordinaria di sempre.
TUTTO D’UN FIATO. Ti scrivo perché
Alle volte, per proteggere l’altro, non ci accorgiamo che lo stiamo stringendo così forte, da non lasciarlo respirare. Invece avrebbe bisogno solo di una boccata d’aria e di un abbraccio, perché capita di perdersi di vista, di perdere la strada principale. A questo servono gli abbracci: a ritrovarsi, a ricomporsi, a completarsi. Nei tempi più bui lasciamo che i sogni siano la nostra unica casa; vediamo tutto nero, ma dentro di noi c’è una voce che implora di venire alla luce. I sogni non sono altro che realtà messa a fuoco e tutti i viventi sognano, per scoprire riscoprendosi.
TI CHIAMERÒ ACQUAMARINA
Quattro ragazze “di carattere” s’incontrano durante gli anni cruciali del liceo, tra sogni, ideali, trasformazioni e passaggi fondamentali. Mara è un “orso” che, alla compagnia di persone insignificanti, preferisce la solitudine. Incontra la saggia e profonda Marta, che risveglierà in lei la positiva consapevolezza delle sue potenzialità.L’estroversa Serena sprona Mara, le presenta i suoi amici, ma ha un lato oscuro… La semplice e solare Caterina si rivela un’amica risoluta. Nuovi amici, designati per gioco con soprannomi, irrompono galvanizzando, con personalità affascinanti ma sfuggenti, la vita delle quattro ragazze. La conclusione degli studi liceali e l’esigenza, per alcuni di essi, di frequentare altrove l’università, accanto ad equivoci e contrattempi, minacciano l’intesa e l’intreccio dei rapporti tra ragazze e ragazzi. Amore e Amicizia, vissuti come sentimenti estremi, assoluti, uniscono e dividono i protagonisti tra gelosie e ripicche, tra il desiderio di aprirsi all’altro ed una ritrosia, un pudore che li porterà a dischiudersi completamente solo quando finalmente si penserà che sia maturo il tempo per svelarsi.
FIORE E PARTIGIANO. Una storia di amore e di guerra
Una bicicletta rossa – movimento, fatica e coraggio – come un sottile, delicato fil rouge attraversa la fase più cruenta della nostra storia e cadenza con ostinata speranza le stagioni tra autunno e primavera del ’44 e del ’45. Una bicicletta rossa e sgangherata è il filo conduttore di questo racconto minimo, dedicato alle nuove generazioni (che forse non amano la Resistenza – come la storia! – perché semplicemente non la conoscono). Una bicicletta rossa e due giovani vite prendono posizione, scelgono da che parte stare e di non chinare la testa. La bellezza del loro coraggio consiste nel riuscire a vent’anni ad andare al di là, a vedere oltre la riva della guerra, oltre il ponte dell’odio; a sentire a portata di mano “l’avvenire di un giorno più umano, più giusto, più libero e lieto”.