CON LE CHIAVI IN TASCA
Bari,1495 David de Ysellos cresce in strada, gioca ai piedi della cattedrale o nella piazza del mercato, sfida a sassate squadre di coetanei, corteggia le ragazze, conosce il suo primo amore. Con tratto leggero e lievi accenti umoristici, l'autore ci fa seguire le vicende di vita di David, intraprendente e ribelle, portandoci gradatamente a condividere con empatia i suoi sentimenti. Ma David capirà presto di essere diverso dai suoi amici di Bari. Il tundo rosso che deve apporre sui vestiti sancisce la sua appartenenza alla comunità ebraica ai cui rigidi precetti egli non si è mai completamente adeguato. Dovrà lottare per una propria identità in un periodo storico costellato di editti sempre più penalizzanti per le comunità giudaiche. Per conquistare autonomia nelle sue scelta di vita, David dovrà affrontare da un lato il Rabbino, simbolo di una comunità arrovellata dal bisogno di auto-conservazione, e dall'altro la progressiva marginalizzazione operata dai dominatori spagnoli. Con questo romanzo, l'autore ricostruisce la vita nella Giudecca di Bari, una Giudecca di cui non vi è più traccia. È scomparsa fra i vicoli di Bari vecchia.
RACCONTI A FOGLI SPARSI O CUENTOS DE CORDEL
Chi come l’autrice– e non sono in pochi – sono arrivati “emigranti” in paesi ospitali dove è sbocciata l’adolescenza e la prima gioventù, sentire che sono un tutt’uno la lingua acquisita e la lingua della culla è del tutto naturale e spontaneo. Seppur sono due sistemi linguistici che la grammatica vuole distinti e regolamentati, italiano e spagnolo sono, per l’autrice, nel suo campo affettivo e culturale, uno solo.
SE TUTTO ANDRÀ BENE
Bari, aprile 2020: durante il lockdown per il coronavirus la quarantena sgretola certezze, matrimoni e convivenze accendendo passioni sui social o in coda al supermercato. Single da una vita, Sandro riscopre una sua passione datata, la scrittura, che lo porta a intrecciare la propria vita con quella di due coppie entrate in crisi in quell’anno funesto. Storie parallele che si sfiorano e intersecano nel triennio successivo, durante il quale Sandro ha a che fare con la misteriosa uccisione del ricercatore cinese Ching Biu e con ‘Lab-23’, il nuovo virus che rischia di scatenare un’altra terribile pandemia. Realtà, fantasia e profezie si incrociano ai tempi del Covid in una storia di amori e dolori, ispirata a un fatto tragico e misterioso realmente accaduto all'inizio della pandemia.
I RACCONTI DI NATALE
Il Tempo di Natale come tempo ritrovato, quello dedicato, quello dell’abbraccio, della fretta sostituita dalla riflessione e dalla dolcezza. Quindici storie, i cui protagonisti sono immersi nella vita quotidiana segnata dalle luci e dalle ombre di sempre, di tutti, intrecciando un tessuto che, giorno dopo giorno, prepara gli avvenimenti successivi. L’immagine di questo cammino è colta in un periodo particolare, Il Natale, quasi un crocevia, un passaggio obbligato che attende ciascuno dei personaggi lungo la strada dell’esistenza: è proprio in quel momento che la penna dell’autrice si fa lente d’ingrandimento e bulino, facendo balzare alla luce le vicende di ognuno, le trame unite o spezzate, i fili che si ricompongono. Così, il Natale delle luci, dei colori, quello in cui sensibilità e commozione sono accarezzati dall’atmosfera e dal suono dei canti e degli auguri, lascia affiorare il Natale che conta davvero, quello in cui si pareggiano alcuni conti, si comprendono verità fondamentali, si supera la cortina delle scintille effimere e si va a fondo, nel calore morbido e sicuro di quei valori, sentimenti e affetti che sono le ragioni fondamentali dell’esistenza.
APRI GLI OCCHI
I mostri, presagivo già da allora, non nascono da soli. Hanno bisogno sempre di complicità. Dietro ogni violenza, intuivo già da allora, c’è una narrazione. L’immagine della violenza improvvisa, dell’orco, è un ripiego salvifico per tutti. È un patetico tentativo di mettersi l’anima in pace. I mostri, la maggior parte dei mostri, hanno una storia, invece. Sono alimentati, e assecondati, e perdonati fin da piccoli. Hanno madri accondiscendenti e padri poco attenti. Hanno sorelle silenziose e fratelli complici. Hanno maestri incapaci e falsi eroi da emulare. Hanno un’intera famiglia che li protegge, pur non rendendosene conto. Hanno un’intera società che li giustifica, pur non sapendolo. Un libro che denuncia la violenza sulle donne, il bullismo e le differenze di genere. Gli anni Settanta furono caratterizzati da una violenza inaudita, ma innescarono anche una serie di stravolgimenti epocali. Sconvolsero le nostre anime, strappandocele dalla schiena. Smossero le acque come fa una mareggiata impetuosa. Furono il soffio di un vento che spazza le foglie morte cadute sulla strada. Niente sarebbe mai stato più come prima.
PECCATORI SCONFITTI E PER DI PIÙ INSOLENTI
In una veloce carrellata di cinquanta istantanee fotografiche si mostrano, in tutta la loro humanitas, gli eroi sfrontati, disobbedienti, ma soprattutto viene data voce agli uomini e alle donne che nei racconti stereotipati della tradizione, una voce non l'hanno mai avuta. E sono soprattutto le donne a ribellarsi, come Penelope, che è stufa di aspettare; Antigone, che disobbedisce al re per dare degna sepoltura al fratello; Circe, che si fa beffe di Ulisse. Figure di perdenti, certo, ma perdenti a testa alta. Personaggi che si sono scrollati finalmente di dosso ruoli che non sentono per niente propri e si propongono nella loro eroica attualità.
QUALCOSA DA DIRE… sull’amore e non solo
Le protagoniste del libro mettono in campo dubbi, domande, riflessioni sul potere costitui- to che sfidano per costituirsi come soggetti do- tati di pensiero e di forte volontà. Volgendo lo sguardo su se stesse e sul mondo dialogano con l’Altro mettendo a nudo ambivalenze, contrad- dizioni e frustrazioni. Ogni voce fa da eco alle altre, e tutte insieme creano una musica mute- vole come mutevoli sono gli umori delle donne. Per superare le passioni tristi cercano una via d’uscita seguendo la legge del desiderio che è flusso di energia inarrestabile. Il desiderio di li- bertà è gioia, anche se la gioia senza macchia e senza limiti porta spesso all’autodistruzione.
IL BUIO NELL’OSCURITÀ
Anni '60, in un sud di matriarcato antico e di ottusa supremazia maschile. Vittorio è un bambino fragile e taciturno, costantemente vegliato dalla sorellina Chiara di due anni più piccola. Il padre, funzionario delle poste, è un uomo del tutto privo di slanci affettivi verso i figli e verso la giovane moglie, che sottopone a continue violenze psicologiche e anche fisiche. Un mondo freddo e anaffettivo accoglie i due ragazzi fino alla ribellione materna che sovverte gli equilibri familiari e mina la stabilità psichica di Vittorio. La vita adulta dei due fratelli sarà divisa e ricongiunta, ma sarà sempre una dolorosa ricerca della felicità, e quando questa sembrerà prossima e anche possibile, gli eventi ancora una volta giocheranno a dadi con le loro esistenze. Un romanzo struggente, una lente puntata sulle conseguenze devastanti della mancanza di amore all’interno delle famiglie.
UN AMORE IN CERCA D’AUTORE
Con lo pseudonimo ART, un eccentrico personaggio scrive sul blog di un politico della destra moderata. -Virtuale e carnale-, -cinico e romantico- andranno presto mescolandosi, mettendo a soqquadro la vita dei due protagonisti. Una storia d’amore senza precedenti, che abbatte ogni cliqué di genere, che riflette le nevrosi del nostro tempo, nella quale niente va come dovrebbe, e nessuno è ciò che sembra.
I SENTIERI DEL CUORE. Un viaggio tra i colori della vita
Siamo a Bari, in una gelida e grigia mattinata di dicembre. Una donna sale su un treno diretto verso Nord: il suo unico bagaglio è costituito da una valigia rossa, grossa e consunta; custodita nella borsa che tiene sotto braccio, c’è un’agenda, vecchia e preziosa come un tesoro sepolto ormai da secoli. Chi è davvero questa donna? E dove è diretta? Incantato dalla sua misteriosa consapevolezza, il lettore intraprenderà insieme a lei un viaggio che lo porterà ad attraversare l’Italia intera, dalle infinite pianure pugliesi alla costa mediterranea, calda e frastagliata, fino alle montagne impervie, ammantate di bianco; su un binario parallelo scorre il viaggio che la donna, accompagnata dall’inseparabile agenda, intraprende attraverso la sua esistenza, rivivendo gli anni della giovinezza, i primi amori e le amicizie, fino all’incontro con la morte e alla scoperta che le ha cambiato per sempre la vita. Una vita segnata dalla consapevolezza della fine, ma proprio per questo più intensa, vivida, costellata da esperienze che risaltano come minuscole gemme, dipinte con colori accesi. Nel racconto della donna, lieve e ineffabile come una fiaba d’altri tempi, il quotidiano si traveste di straordinario, mostrandoci come la vera magia della vita si trovi proprio nell’inevitabile e infinita ripetizione delle piccole cose, cui solo noi siamo in grado di dare un senso: perché il senso è già lì, pronto a essere colto. “I sentieri del cuore” è un viaggio emblematico, il viaggio che ciascuno di noi, prima o poi, deve fare per tornare a casa, ovunque si trovi quel posto che chiamiamo “casa”… E la casa, ci dice Anna Maria Scurani, è il luogo in cui è rimasto il nostro cuore.